Ma il dott. Mucci non era un uomo di fiducia del dott. Francesco Micheli capo delle risorse umane (ad interim!) di Tim?
Come si apprende da un comunicato della Società del 24 gennaio u.s., il dott. Mucci, responsabile delle relazioni industriali della Società e uomo di grande fiducia del dott. Francesco Micheli (ad interim responsabile della funzione people value) - con il quale aveva già collaborato, per lunghi anni, in Poste e in Banca Intesa – È STATO SOSTITUITO, dopo appena otto mesi dalla sua nomina, avvenuta su indicazione dello stesso dott. Micheli.
A sostituirlo è stato chiamato il dott. Giuseppe De Paoli. Non conosciamo il suo valore professionale ma non possiamo non andare con il pensiero alla sua vicenda in ATAC (allontanamento del 2016), riportata dalla stampa (da Repubblica).
Tralasciando le questioni relative alle modalità dell’assunzione (non essendo pertinenti con il nostro caso), l'attenzione della Corte dei Conti cadde anche sul compenso.
In ATAC aveva uno stipendio di 200.000 di euro. In TIM - azienda con i dipendenti in solidarietà da anni, con nuove condizioni di lavoro (peggiorative) sul tavolo delle trattative per il rinnovo del CCNL - quale compenso riceverà ?
In un momento di politiche di riduzione dei costi – argomentazione costantemente richiamata dai Vertici nell’illustrare la nuova politica nei confronti dei dipendenti -, ci chiediamo se l'operazione " sostituzione Mucci-ingresso De Paoli" sia andata in questa direzione o meno. Se il cambio del responsabile significasse anche cambio dei rapporti con i lavoratori - leggi: ripresa del dialogo e del confronto - nulla questio.
Ma nel comunicato non vi è alcun accenno alle ragioni. Quindi, chiediamo, quali sono le ragioni della decisione presa? I vertici aziendali le hanno condivise?
In un momento così delicato, con la maggior parte dei lavoratori in sciopero a singhiozzo in tutta Italia, ultima e importante la manifestazione di oggi a Roma piazza fiume( a 100 mt dal head quarter della Telecom di corso d'Italia, dalle 14 alle 18 a cui hanno aderito tutte le sigle sindacali ufficiali compresi cobas, clat e snater, compresa la stessa Asati e con le percentuali monstre di adesione dell’ultimo sciopero nazionale del 13 dicembre 2016, il cambio del responsabile delle relazioni industriali - avvenuto, tra l'altro, appena il giorno dopo l'atteso incontro con le RSU, di fatto, quindi, vanificando quest’ultimo - ci sembra una decisione piuttosto singolare .
Infine, il dott. Mucci lascerà l'azienda e, eventualmente, con una "buonuscita" (e quale?) oppure avrà un nuovo incarico all’interno?
Ragionevole è il dubbio che tali scelte aziendali, anziché calmare gli animi e riavvicinare management e dipendenti, contribuiscano a peggiorare il clima tra i dipendenti con una potenziale ricaduta non positiva sulla performance aziendale.
Roma, 27 gennaio 2017 |